Una visita guidata virtuale ai tesori della chiesa di Alagna
La chiesa di Alagna, nel cuore della frazione centro, è dedicata a San Giovanni Battista. Un elegante porticato protegge gli ottocenteschi affreschi della facciata, opera dei fratelli Avondo di Balmuccia, che rappresentano la nascita e la decollazione di San Giovanni, mentre l’ingresso principale è ornato da dipinti riguardanti l’Annunciazione.
L’interno custodisce tesori di arte sacra di notevole valore, frutto della creatività di artisti locali, che nonostante le scarse possibilità economiche seppero realizzare opere di grande prestigio. Entrando lo sguardo è catturato dal monumentale altare ligneo, opera di Giovanni Maria Guala Molino nell’ultimo decennio del ‘600. A destra dell’altare si sviluppa il gruppo scultoreo dedicato a San Rocco e San Sebastiano, opera dello scultore Alagnese Giovanni d’Enrico, fratello del più famoso Tanzio da Varallo. A destra trovano posto il cinquecentesco altarolo portatile, emozionante esempio della religiosità locale, e il grande crocefisso ligneo cinquecentesco. Alla sinistra dell’altare maggiore, troviamo quello dedicato alla Madonna del Rosario, dove fanno bella le quindici formelle dei Misteri del Rosario e la statua della Vergine.
Di particolare pregio all’interno della chiesa è il battistero, la cui parte inferiore e il pulpito, datati 1630, sono realizzati in pietra ollare. A fianco della chiesa si trova il cimitero sul cui muro di cinta si osservano antiche lapidi tombali, sulle quali sono ben visibili i segni di casato “huszaiche” (in lingua locale) delle famiglie alagnesi. Nel cimitero invece, dagli anni ’90 del secolo scorso, un fenomeno spontaneo che prese spunto dalla tomba dell’ingegner Arialdo Daverio, benefattore della comunità, ha trasformato il cimitero in piccolo “paese” di mini-case walser, rendendolo unico nel suo genere.