Il mulino di Mollia, costruzione originale del 1600, è una vera e propria fabbrica polivalente, che riunisce in una sola struttura diverse attività: fucina, mulino, forno, falegnameria e ricovero per le granaglie. Nacque come opificio, che utilizzava l’energia idraulica e oggi mostra al piano terra l’antica fucina, dove erano prodotti chiodi, lucerne, tagliole, serrature, zappe e scacciapensieri (all’interno si visitano gli ingranaggi che muovono sia le macine in pietra del mulino, che il maglio per la lavorazione del ferro) e al primo piano le macine per i cereali, con le grandi ruote in pietra del peso di circa 150 kg. Nella stesso complesso si visitano il forno per la cottura del pane, il granaio e una cameretta utilizzata dal fabbro-mugnaio.
L’attenta opera di restauro è un efficace esempio di recupero storico e culturale, oggi meta di numerose visite guidate e gite scolastiche. Il mulino è poco distante dalla bella frazione di Piana Fontana, elegante e rurale nello stesso tempo, dominata dalla torre campanaria, che si dice essere stata costruita dagli uomini della frazione con prestazioni gratuite effettuate nelle prime ore del mattino, prima di recarsi al lavoro. Al centro dell’abitato sorge la fontana, che i locali chiamano buràl, molto rustica e alimentata con acqua di sorgente attraverso un colatoio di pietra, che era utilizzata principalmente come abbeveratoio per gli animali. In un vicolo all’interno della frazione si nota un vano voltato ricavato nello spessore di un alto muro di pietra chiamato cort d’lu liàm, che serviva per riporvi il letame nei mesi invernali.