Godi dello spettacolare risveglio della natura seguendo uno dei numerosi itinerari nel Parco Naturale Alta Valsesia nel cuore del Monte Rosa.
Nato nel 1975 per salvaguardare la biodiversità, è il Parco Naturale più alto d’ Europa perché si estende fino ai 4554 m della Punta Gnifetti, cima notissima poichè vi si erge la Capanna Regina Margherita.
Oggi abbiamo scelto di raccontarvi un sentiero adatto a famiglie e camminatori che non vogliono camminare troppo ma che hanno curiosità e voglia di scoprire.
Il Sentiero Glaciologico n 206 e poi 210 è perfetto per un weekend in primavera.
Partenza dal Piazzale dell’Acqua Bianca.
Arrivo ai 2070 m della morena di Fun D’Ekku (sembra un nome difficile ma è semplicemente il termine antico con cui i Walser chiamavano i dossi e le morene)
Il sentiero è un sentiero facile, per tutti, con scorci magnifici e un ambiente intatto che permette di viaggiare nella geologia delle montagne.
Prima di metterti in viaggio immagina il ghiacciaio che avanza e poi arretra come in una danza secolare, lasciando tracce evidenti del suo movimento. Quando inizierai il percorso scoprirai passo dopo passo le tracce che ha lasciato nei secoli. Ad aiutarci a capire come abbiano lavorato i ghiacciai troviamo 8 pannelli posizionati in punti strategici. Lavori di erosione (marmitte dei giganti), massi erratici trasportati dall’avanzare del ghiaccio e poi depositati lontano dal punto di origine, rocce montonate, cascate, forre, caldaie e circhi glaciali, tutto ben spiegato e soprattutto visibile, come dipinto da un Maestro delle Belle Arti.
La forra scavata dalla cascata ricorda un grosso paiolo, sul quale si riflettono numerosi arcobaleni dovuti ai giochi di luce riflessi sulle gocce che raggiungono il punto di osservazione, quasi a solleticare il naso.
Seconda tappa sarà il Centro Visite del Parco, gestito dai Guardia Parco dove è possibile acquisire tutte le informazioni su flora e fauna. All’esterno troviamo il Giardino Botanico che offre alla vista, a seconda del periodo dell’anno, un’ampia varietà di specie, dalle piante che crescono sui pendii rocciosi alle felci.
Attraversando il caratteristico ponte di legno coperto che ci porta al prato dell’alpe Pile (che con il suo rifugio Pastore è uno dei posti più frequentati dell’estate) andiamo ad ammirare un esempio di Marmitte dei Giganti formate dai vortici dei torrenti subglaciali.
Proseguiamo poi lungo il versante destro orografico del Sesia fino al torrente Bors deviando poi sul sentiero 210.
Da qui il sentiero comincia ad inerpicarsi. Se ci immaginiamo il ghiacciaio capiamo perché la valle che stiamo imboccando è rialzata rispetto al vallone principale appena percorso; i ghiacciai laterali, di minore portata rispetto al ghiacciaio della valle, hanno avuto una minore capacità erosiva e così ne è risultata una valle sospesa, la nostra valle di Bors.
Ad accoglierci Davide e Francesca che gestiscono il Rifugio Crespi Calderini dedicato ad Anna Crespi Calderini, alpinista del 1900.
L’alpe di Bors si trova proprio in mezzo ad un circo glaciale, un anfiteatro naturale circondato da pareti verticali e delimitato verso valle da un deposito morenico.
Fermarsi a pranzo da Francesca è d’obbligo, due chiacchere con Davide, sempre intento a manutentare qualsiasi cosa, sono un piacere. Se poi vuoi cantare in compagnia dovrai dire a Davide di chiedere ad Alexa di” mettere” canzoni di montagna! Ripartire alla conquista della Morena di Fun D’Ekku sarà una scelta. Ma ti anticipiamo che da Fun D'Ekku la visuale sul Monte Rosa è la migliore che possiamo avere in assoluto Qui vedrai come sua Maestà il Rosa, che tutto osserva, domina sulla valle. L’aria è frizzante e affinando l’attenzione percepirai il movimento del ghiacciaio, potrai ascoltarne crepitii e piccoli boati, e l’acqua che scorre al di sotto ininterrottamente, in un ciclo continuo, eterno di cui noi oggi saremo spettatori! Ci sentiremo così piccoli a confronto.
Scarica qui