Camminare su una via definita Regia può intimorire, ma garantiamo, sebbene un po’ faticosa, che questa si rivelerà un’esperienza da ricordare. L'itinerario 201 che porta al Colle Valdobbia viene chiamato Via Regia.
Ma perché è definito Via Regia?
Nonostante possa sembrare difficile da credere, questa strada è stata molto trafficata in passato. Fu via di collegamento fra l’antico Gran Ducato di Milano (prima), il Regno dei Savoia (dopo) ed i territori di Svizzera e Francia, passando dalla confinante Valle d’Aosta.
Per secoli, i Walser, i mercanti, i soldati dell’esercito austriaco e dell’esercito francese e perfino la peste, valicarono il Colle Valdobbia che funge da confine tra due incantate Valli: la Valle Vogna e la Valle di Gressoney.
Questo continuo peregrinare a 2480 m, durato secoli ed accompagnato da difficili condizioni meteo, ha reso necessario la costruzione di un semplice riparo. Il canonico Nicolao Sottile fece erigere a sue spese una struttura più organizzata, dotata anche di una Cappella per dare conforto al corpo ed allo spirito.
A conferire maggiore importanza a questo edificio storico contribuì, nel 1871, l’istituzione di un Osservatorio meteorologico, il primo in Piemonte!
Partiamo dalla frazione Ca d’Janzo in Val Vogna e, superate le frazioni di Ca’ Piacentino, Ca’ Morca e Ca’ Verno raggiungiamo S. Antonio.
Da qui parte la strada sterrata che, su percorso facile e pianeggiante, arriva alla frazione Peccia (1 ora).
All’imbocco della frazione incontriamo un’area attrezzata con tavoli di legno ai bordi del bel laghetto artificiale.
Proseguiamo lungo la strada che qui diventa sentiero ed oltrepassando il nucleo di case walser, giungiamo all’Oratorio dedicato a San Grato ed il Ponte Napoleonico.
Ora, percorriamo l’itinerario n. 201, la salita si fa ripida e capiamo l’origine del nome della Frazione Montata.
Il sentiero dà tregua, si muove fra un bel lariceto ed arriva alla zona dell’Alpe Larecchio (1 ora). Possiamo scegliere se riposarci un po’ nella conca dell’Alpe ed in seguito raggiungere l’Alpe Pian del Celletto tramite la deviazione 201 A, oppure imboccare subito la diretta al Colle Valdobbia, Ospizio Sottile. Il rifugio si staglia all'orizzonte e ci sembra non arrivare mai, ma perseverando con determinazione, ci troviamo davanti al rifugio e facciamo un grande sospiro.
Ad accoglierci a braccia aperte, il giovane gestore Simone, che non ci farà mancare nulla!
Approfittiamo della calorosa ospitalità ripensando ai vecchi migranti che hanno trovato salvezza e protezione tra queste mura.
Abbiamo raggiunto il nostro traguardo! Ora possiamo goderci il bellissimo panorama a 360 gradi.
Non dobbiamo dimenticarci che il primo luglio potremmo assistere al caratteristico passaggio della corsa Monte Rosa Walser Waeg offrendo un caloroso supporto ai coraggiosi atleti che correranno 45 km immersi nello splendore che la montagna offre loro.
Il 10 agosto siamo tutti invitati alla festa con pranzo tipico e Santa Messa organizzati dal rifugio.
Quella che regala il sentiero verso il Colle e la visita all’Ospizio è un’esperienza ineffabile, di pura contemplazione e rivelazione.
Vi aspettiamo per altre numerose avventure nella splendida Valle che ci circonda!