Oggi vogliamo raccontarvi della nostra cena ad alta quota.
Decise a partecipare all’ evento Cene in quota a 2000 m, dopo aver contattato la struttura, in questo caso il ristoro Alpenstop di Pianalunga ci siamo imbarcate sulla telecabina .
Ad essere del tutto oneste, il gestore ci ha gentilmente invitate ma la prassi è quella.
Se non avete mai visto Alagna in notturna dall’alto, con i suoi tetti bellamente illuminati, dovete assolutamente provare.
Per non parlare poi della volta celeste invernale visibile da Pianalunga; pare di poterle toccare, le stelle!
Ad attenderci Luca Monfrini, il gestore, giovane imprenditore che ha scelto di abbandonare la città per vivere la montagna che, con il buon cibo, è una delle sue più forti passioni .
Il menu della serata è interamente dedicato al Caffè Illy, utilizzato sapientemente dallo Chef Corrado Resini per impreziosire i piatti ( lo Chef è veramente a tutto tondo, e al di là delle serate a tema, vi proporrà sempre una grande varietà di piatti curiosi ).
Ci viene offerto un aperitivo per nulla banale, una tartare servita in tazza da cappuccino arricchita da polvere di caffè abbinata ad un buon bicchiere di prosecco.
Proseguiamo la serata degustando un fantastico risotto, un delicato cinghiale e un dolce dal sapore sublime. Il tutto accompagnato dal racconto dettagliato di Davide Vialardi agente di Illy Caffè. Provando nuovi abbinamenti, siamo più consapevoli che le attuali coltivazioni di caffè sono assolutamente sostenibili, ci sentiamo quindi più partecipi al benessere del pianeta.
Noi abbiamo provato questa struttura, ma aderiscono alla proposta "Cene in Quota" a 2000 m anche Grand Halte e Wittine Der Shoppf.
Tutti i rifugi sopra citati si trovano lungo le piste da sci.
Contattali per scoprire i loro menù culinari!
Attraverso questo video “Vogliamo raccontarvi la storia di un’antica montagna di ghiaccio. Nessuno tra gli uomini sa dire quando sia venuta al mondo ma le rocce più antiche, si narra, abbiano 300 milioni di anni”.
Nel cuore delle Alpi, "Terra Nostra "rivela l'essenza della cultura Walser di Alagna Valsesia. Un viaggio attraverso la storia e le tradizioni accompagnato dalla regia sensibile di Chiara Guglielmina che, con Eterno prima e ora con Terra Nostra, cerca di parlare della sua terra e della sua gente con estrema delicatezza e poesia. Un inno alle origini Walser e alla loro eredità impareggiabile in questo angolo di mondo.
E' con la venuta dei Walser, popolazione germanica, che queste terre a cospetto del Monte Rosa hanno preso vita e grazie all’ utilizzo di materiali locali, legno e pietra, e mani sapienti di fini artigiani, è nato il villaggio di Alagna.
Poche case, prima sui pendii, ben esposte al sole, poi divenute villaggi, piccoli dorf completamente autosufficienti.
Sono passati 8oo anni e Alagna mostra ancora le sue origini e le sue tradizioni.
Le case delle frazioni, ben conservate, hanno resistito al passare degli anni e alle intemperie grazie alla loro unicità e ad alcuni accorgimenti come strutture solide con sistema a blockbau, legni resinosi in esterno, tetti in piode spioventi, la maggior parte delle case venivano costruite a ridosso l’una con l’altra per proteggersi dagli agenti atmosferici. Monterosa terra di tradizioni millenarie
Ci trovate alle fontane frazionali, nei locali a raccontare di giornate di caccia o della trota pescata in acque d’alta quota e per questo più appetibile.
Ci trovate laddove vediamo un prato sfalciato, un muretto a secco che torna a vivere, un sentiero pulito dalla neve.
Certo, il Walser moderno, oggi, ha tutte le comodità ed ha imparato a vivere di turismo ma non dimentica il Monterosa, la sua terra e le sue tradizioni.
Il Monterosa con le sue cime che raggiungono e a volte superano i 4000 m, offre esperienze senza pari.
Per gli alpinisti l’emozione di raggiungere il punto più alto circondati da un panorama senza tempo, è pura avventura.
Durante le escursioni e le scalate, i Rifugi Monterosa offrono un punto d’appoggio e un’opportunità per ricaricare le energie.
Alagna con i suoi 1500 posti letto, 450.000 presenze, oltre 2 milioni di passaggi sugli impianti a fune, è parte del comprensorio sciistico Monterosa Ski.
200 km di piste, natura e adrenalina che si fondono in uno scenario senza eguali.
Immaginatevi di poter entrare in punta di piedi in questa nostra custodita realtà, e percepire l’armonia tra uomo e natura, tra antico e moderno che da anni cerchiamo gelosamente di preservare.
Benvenuti nella Nostra Terra!
Passa a trovarci, ci trovi qui
IL MONDO LEGGENDARIO DI ALAGNA
Alagna è famosa per la sua ricca tradizione culturale e storica, e le leggende Walser sono un elemento importante della cultura locale. I Walser si vantavano di saper leggere i destini nei fatti della vita quotidiana, avevano una cultura magica variegata e anelavano alla libertà di pensiero, venerando le proprie origini, in un vorticoso universo di leggende e favole e storie vere, che animavano le lunghe serate invernali e che si sono mantenute fino ad oggi.
Vi accompagnamo alla scoperta di una piccola parte di questo mondo.
IL SENSO DELLA VITA E DELLA MORTE
Esisteva un senso di continuità tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Molti sostenevano di percepire l’arrivo della morte attraverso vari segnali come il sentire gocciolare senza pioggia, sentire ululare la volpe, sentir bussare alla porta o vederla spalancarsi senza nessuna presenza fisica, vedere piccoli turbinii che sollevavano fieno o neve senza che vi fosse vento. Tutti presagi di morte imminente!
LA FINESTRELLA DELL’ANIMA
Le case erano in qualche modo già predisposte per il “passaggio” da una dimensione all’altra. La finestra dell’anima infatti era una piccola apertura costruita nella parete della stube che veniva aperta alla morte di un famigliare per liberarne l’anima diretta verso i ghiacciai del Monte Rosa. Qui doveva purgare i peccati commessi in vita. La finestra veniva poi richiusa subito dopo affinché l’anima non trovasse la via del ritorno.
LA PROCESSIONE DEI MORTI
Legata alle anime sul ghiacciaio è la processione dei morti. Si diceva, e si dice ancora, che il corteo partisse per il ghiacciaio di Bors nella notte fra il 1 e il 2 novembre. “Dal fondo dei burroni, dal letto dei torrenti, dai cimiteri delle valli del Monte Rosa, si levano i morti e si mettono in cammino verso la loro montagna. Ogni scheletro ha il dito mignolo infuocato e quel lumicino lo guida nel cammino. Se incontrano un uomo vivo lo fermano, lo fanno cavaliere e gli donano una bacchetta per dirigere la processione, così che la folla dietro a lui possa procedere rapidamente e superare ogni difficoltà. Quando trovano un burrone od un torrente, la più colpevole tra le anime dipartire si fa innanzi, allunga le braccia e le gambe fino a raggiungere la sponda opposta, facendosi ponte per gli altri. Quando le sue mani toccano l’altra riva la fila dei morti passa sullo scheletro scricchiolante e attende il passaggio della schiera. La processione raggiunge i ghiacciai prima dell’alba e lì, in penitenza, inizia l’espiazione dei peccati picchiettando il ghiacciaio con degli spilli e il suono si diffonde nelle valli”
Tali leggende non sono solo fonte di intrattenimento, ma contribuiscono anche a preservare la storia e la cultura della comunità Walser. Esse possono riguardare aspetti della vita quotidiana, credenze culturali, o spiegare l'origine di determinati luoghi o tradizioni.
"Monterosa Ski: Il Paradiso degli Appassionati di Sci da Discesa"
Le maestose vette del massiccio del Monte Rosa, nel cuore delle Alpi, sono da sempre un richiamo irresistibile per gli amanti degli sport invernali. Tra le numerose attività praticabili in quest'area, lo sci da discesa occupa un posto di rilievo, regalando emozioni indimenticabili agli appassionati.
Un'esperienza unica sulla neve: Monterosa Ski è una delle località sciistiche più prestigiose e affascinanti al mondo. Situata nell'incantevole regione delle Alpi Pennine, offre un'ampia varietà di piste da sci,
Le Piste da Sci Una delle caratteristiche distintive di Monterosa Ski è la vasta rete di piste da sci che attraversa le tre principali stazioni sciistiche: Champoluc, Gressoney, e Alagna Valsesia.
Le piste perfettamente preparate e curate di Monterosa Ski offrono condizioni ottimali per lo sci da discesa. Gli amanti della velocità e dell'adrenalina troveranno tracciati che soddisfano le loro aspettative, mentre chi preferisce una discesa più tranquilla può godersi le piste panoramiche che offrono una vista spettacolare sul Monte Rosa e sui dintorni.
Dalle lezioni di sci per principianti ai negozi specializzati in attrezzature all'avanguardia, c'è qualcosa per tutti. Inoltre, i rifugi sulle piste offrono un'occasione ideale per gustare la cucina locale e ristorarsi tra una discesa e l'altra.
Monterosa Ski si conferma come una destinazione imperdibile per gli amanti dello sci da discesa.
Vuoi conoscere la situazione delle piste in tempo reale?
Le webcam offrono una finestra virtuale sulle bellezze della montagna e rappresentano uno strumento prezioso per gli amanti degli sport invernali, gli escursionisti e tutti coloro che desiderano esplorare le meraviglie della natura alpina. Questi dispositivi consentono di ottenere uno sguardo in tempo reale sulle condizioni meteorologiche, la visibilità e l'attività delle piste, fornendo informazioni utili per pianificare le proprie attività in montagna.
I Sapori delle Montagne: Viaggio Gastronomico tra i Piatti Tipici delle Alte Quote
Le regioni montuose del mondo non solo regalano panorami mozzafiato e un'aria fresca e pulita, ma anche una ricca tradizione culinaria. I piatti tipici delle montagne sono spesso caratterizzati da ingredienti locali, robusti e nutrienti, che soddisfano le esigenze dei residenti che vivono in ambienti talvolta avversi. In questo viaggio gastronomico attraverso le vette del mondo, esploreremo alcuni dei piatti tipici che caratterizzano la cucina Alagnese. Le ricette sono, in parte estratte dalla pubblicazione: "Valli del Rosa" in cucina di Idea Editrice.
Vietata la dieta povera di grassi!
D’LAND TURTA – TORTA DI ALAGNA
Ingrediente per 10 persone
Farina di grano tenero g.150; panna dl 4; burro g 150; zucchero semolato g 100; vino rosso dl 5; uova n 4; farina di mais g 80; latte dl 2; lievito g 6; salamella g 50; toma g 50; mele g 300; fichi secchi g 100; uva sultanina g 100.
La torta veniva preparata soltanto in inverno perché per la preparazione era necessario l’utilizzo di latte prodotto nei primi giorni dopo il parto della mucca. Questo latte, scaldandosi, coagulava, permettendo così alla torta di rimanere morbida. Veniva poi cotta per alcuni minuti su di un treppiedi ed in seguito veniva messa all’interno del camino ricoperta da brace.
Preparazione
Amalgamare le farine in modo omogeneo. Preparare le guarnizioni: la salamella sbianchita e tagliata a piccoli pezzi, il formaggio a cubetti così pure i fichi e le mele. In una bacinella unire ora alle uova snervate, una parte del latte, aggiungere le farine mescolando in modo da ottenere un composto omogeneo senza formare grumi; continuare fino all’esaurimento degli ingredienti (lo lievito deve essere diluito nell’acqua mentre il burro va aggiunto alla fine, poco prima di unire le guarnizioni). Il composto ottenuto dovrà avere una consistenza morbida. Rovesciarlo ora in uno stampo da pasticceria antiaderente (o in un contenitore che dovrà comunque essere imburrato e infarinato) e collocarlo in forno alla temperatura di 180°c per almeno 20 minuti.
MILIJENTSCHA - MIACCE
Miacce da migliaccio? Forse, probabile. Il primo documento che parla di “stiacciatine di farina fatte abbrustolire con un ferro caldo” risale al 1488 - l'ingrediente principale un tempo doveva essere il “migliaccio”, voce cinquecentesca che potrebbe indicare il miglio, da cui potrebbe arrivare il termine “miaccia”. (www.lacucinaitaliana.it))
Si tratta di cialde sottili.
Ogni paese, ogni famiglia ha una sua ricetta ma la base rimane la stessa per tutti (farina, latte, sale). Pochi ingredienti per un piatto povero ma che ha la forza di caratterizzare il territorio.
Fatte di sera attorno al fuoco, sono un’alternative al pane e parte integrante di un importante momento di aggregazione. Così consueto da diventare quasi sinonimo del ritrovarsi a fare due chiacchere attorno al fuoco!
Preparazione
Amalgamare la panna (non tutte le scuole di pensiero sono d’accordo su questo ingrediente) farina e latte fino ad ottenere un composto abbastanza consistente ma comunque liquido. Versare un mestolo del composto su una delle due piastre ben calde dei ferri da miaccio (sono necessari gli appositi ferri precedentemente scaldati e unti con lardo), tenere schiacciato il ferro sul fuoco.
Il ferro usato oggi è composti da due dischi incernierati fra loro e uniti da un lungo manico utile per girarli sul fuoco senza bruciarsi.
Cuocere le miacce da ambedue i lati e servire farcite con salumi, toma, burro fuso o marmellata.
In conclusione, i piatti tipici delle montagne offrono non solo un'esperienza gastronomica deliziosa, ma sono anche una finestra sulle tradizioni e la vita di comunità che abitano questi ambienti unici. Ogni boccone racconta una storia di resistenza, adattamento e celebrazione delle risorse locali .
Quindi, la prossima volta che vi trovate tra le vette, assaporate la ricchezza culinaria che solo le montagne sanno offrire
Esplorando la Bellezza Innevata: Passeggiate con le Ciaspole nella Maestosa Alagna Valsesia
L'inverno regala uno spettacolo unico alla natura, trasformando paesaggi ordinari in scenari fiabeschi. Nelle paesi montani, come la magnifica Alagna Valsesia, la neve diventa la tela su cui la natura dipinge la sua magia. Un modo avvincente per immergersi in questa meraviglia invernale è attraverso passeggiate indimenticabili con le ciaspole.
Passeggiate Tranquille: Un Modo Rilassante di Esplorare
Le passeggiate con le ciaspole offrono un modo unico e rilassante per esplorare Alagna Valsesia. Questa attività, adatta a tutti i livelli di fitness, consente di avvicinarsi alla natura incontaminata senza disturbare la sua quiete. Indossare le ciaspole offre una trazione sicura sulla neve, consentendo ai visitatori di attraversare sentieri innevati con facilità.
La regione offre una varietà di percorsi adatti a tutti i livelli di abilità. Dai sentieri boscosi che conducono a viste panoramiche mozzafiato alle tranquille passeggiate lungo i fiumi ghiacciati, c'è qualcosa per tutti. I visitatori possono esplorare il suggestivo paesaggio innevato, ammirando maestosità del Monterosa da angolazioni uniche.
Itinerari consigliati:
Verso l’incantevole Valle Vogna
E’ importante fare attenzione per garantire la sicurezza durante le escursioni. Ecco alcuni consigli per praticare le ciaspolate in sicurezza:
"Freeride ad Alagna Valsesia Monterosa”
La neve fresca che scintilla al sole e la sensazione di libertà che solo lo sport all'aria aperta può regalare. Se sei un appassionato di adrenalina, il freeride ad Alagna Valsesia Monterosa è un'esperienza da vivere. Questa destinazione unica, incastonata tra maestose vette e paesaggi mozzafiato, offre l'ambiente perfetto per gli amanti degli sport estremi. Alagna è la località che più di altre nella zona del Rosa si è conquistate un nome tra i luoghi di culto dove si pratica lo sci fuoripista. Emozionati nel silenzio del monte Rosa, impara a conoscere la natura intima e preziosa dell'alta montagna!
Vieni a conoscere il paradiso del Freeride
Alagna Valsesia, situata nel cuore delle Alpi italiane, è una mecca per gli amanti degli sport invernali. La sua posizione privilegiata a ridosso del massiccio del Monte Rosa la rende un punto di partenza ideale per chi cerca l'emozione pura del freeride. Gli appassionati possono accedere a un paradiso di neve vergine e pendii emozionanti, in un ambiente che offre sfide e gratificazioni uniche.
Il Fascino della Natura Incontaminata
Uno degli aspetti più affascinanti del freeride ad Alagna Valsesia è l'immersione totale nella natura incontaminata. I panorami mozzafiato e la quiete delle vette innevate creano un'atmosfera magica. La sensazione di essere in armonia con l'ambiente circostante durante una discesa vertiginosa è un'esperienza che va ben oltre la semplice pratica di uno sport.
Divertiti in sicurezza
Prima di cimentarti nell’avventura del freeride, è fondamentale prendere in considerazione la sicurezza. Equipaggiati con l'attrezzatura giusta (ABBIGLIAMENTO ADATTO ALLE BASSE TEMPERATURE, ARVA (apparecchio di segnalazione e ricerca di persone sepolte, PALA, SONDA, CASCO) e affidati a guide esperte che conoscono il territorio. La consapevolezza delle condizioni meteorologiche e la valutazione del rischio sono essenziali per garantire un'esperienza entusiasmante e sicura.
Se sei in cerca di un'esperienza che unisca l'adrenalina allo splendore della natura, Alagna Valsesia è ciò che fa per te. Un mix perfetto di emozione, sfida e bellezza, questo angolo delle Alpi italiane è pronto a offrirti un'avventura indimenticabile. Preparati a cavalcare le vette, a sentire la neve sotto gli sci e a vivere la magia dello sport all'aria aperta in uno dei luoghi più suggestivi del mondo
La Valsesia, incantevole regione situata tra le imponenti Alpi italiane, è celebre non solo per i suoi panorami mozzafiato ma anche per la ricca tradizione culinaria che affonda le radici nella cultura locale. Uno dei tesori gastronomici più pregiati di questa zona è la Toma Valsesiana, un formaggio dal sapore unico e avvolgente.
La Toma Valsesiana è un formaggio a pasta dura prodotto con latte di mucca, capra o pecora. La sua lavorazione artigianale e la cura nella selezione degli ingredienti contribuiscono a conferirgli un gusto caratteristico che riflette il territorio montano da cui proviene. Spesso affinato per diversi mesi, questo formaggio sviluppa una complessità di aromi che conquista i palati degli intenditori.
Accanto alla Toma Valsesiana, spiccano altri prodotti tipici che contribuiscono a rendere unico il patrimonio gastronomico della regione. Le Miacce, ad esempio, sono un tipo di pasta fresca a base di farina di grano duro, acqua e sale, lavorata manualmente e solitamente condita con sugo di carne o formaggio.
Tra i salumi che fanno la gioia degli amanti della gastronomia vi è il salame, un prodotto che testimonia la maestria dei salumai locali. Preparato con carne suina e bovina di alta qualità e aromatizzato con spezie selezionate, il salame della Valsesia è un vero e proprio capolavoro culinario.
Il formaggio di capra, un'altra delizia locale, aggiunge un tocco distintivo alla tavola. Preparato con latte fresco proveniente da allevamenti locali, questo formaggio si caratterizza per la sua consistenza cremosa e il sapore ricco e avvolgente.
A completare questa festa per i sensi, c'è il burro del pastore, un prodotto che incarna la genuinità e la tradizione. Ottenuto dalla lavorazione del latte fresco proveniente da greggi al pascolo, il burro del pastore si distingue per la sua cremosità e il gusto intenso che conferisce a piatti semplici ma irresistibili.
Prodotti dell'Orto a Chilometro Zero: Freschezza Garantita
Gli orti locali forniscono una vasta gamma di prodotti freschi e genuini, coltivati con amore e rispetto per la terra. Dagli ortaggi alle erbe aromatiche, questi tesori dell'orto a chilometro zero sono protagonisti di molte pietanze locali. Non solo delizieranno il tuo palato, ma ti offriranno anche l'opportunità di sostenere l'agricoltura locale.
In conclusione, la Toma Valsesiana e i suoi compagni gastronomici offrono un viaggio sensoriale attraverso la storia e la cultura di una regione che ha fatto della sua cucina un vero e proprio patrimonio da preservare e valorizzare. Ogni morso è un'esperienza che ci avvicina alle radici della tradizione, permettendoci di assaporare l'autenticità di un territorio ricco di sapori unici.
Rifugi Aperti per un'Avventura Invernale Indimenticabile
L'inverno ad Alagna Valsesia offre uno scenario magico e incontaminato, con le sue imponenti cime, boschi innevati e sentieri silenziosi. Per gli amanti della natura e dell'avventura, i rifugi accoglienti aperti in inverno offrono un luogo caloroso e ristoratore.
Rifugi Aperti in Inverno: Oasi di Calore e Gusto
Durante le avventure in passeggiata, è fondamentale avere la certezza di trovare rifugi aperti che offrano cibo delizioso e un'accoglienza calorosa. Alagna Valsesia vanta una selezione di rifugi che rimangono aperti anche nella stagione invernale, pronti a soddisfare le esigenze dei visitatori affamati e desiderosi di ristoro.
Uno di questi rifugi è il Rifugio Pastore, situato lungo il percorso verso il Monte Rosa. Con il suo menu ricco di piatti tradizionali della zona e l'atmosfera accogliente, il rifugio rappresenta una tappa imperdibile per chiunque desideri assaporare la cucina locale e godere di una sosta rigenerante.
Il piccolo punto di ristoro incastonato nella magica Valle d’Otro, Zar Senni in lingua walser “alla latteria” ,offre una calda ospitalità presentando una varietà di prodotti locali, ricavati dall’allevamento delle numerose mandrie, che durante l’estate pascolano i fertili prati dei diversi villaggi.
Ivana e la sua famiglia, alagnesi “doc”, accolgono i turisti e gli escursionisti con una cucina genuina a base di ghiotte polente accompagnate da salami e formaggi tutti naturalmente DECO.
Tutto questo ripaga ampiamente la fatica del cammino per raggiungere il Rifugio! Ci si arriva solo a piedi da Alagna percorrendo una bella mulattiera in salita!
L'agriturismo EDELWEISS in frazione Peccia, due piccole stanze in una baita nel centro del piccolo borgo.
Flavia e la sua famiglia gestiscono in alcuni periodi dell'anno questa piccola trattoria dove troverete ottima cucina tipica servita all'interno e, con la bella stagione, anche all'esterno.
I posti sono pochi...telefonate per accertarvi dell'apertura e della disponibilità dei posti.
Vi consigliamo tutto...ma in particolare il cervo in umido con la polenta e le more alla grappa.
Il Museo Walser ad Alagna Valsesia è un luogo che cattura l'essenza della vita quotidiana della comunità Walser nel corso dei secoli.
La casa
In frazione Pedemonte è stato allestito, in un antico edificio datato 1628, il Walser Museum, che offre l'opportunità di conoscere da vicino il sistema edilizio Walser di Alagna. La struttura racchiude sotto lo stesso tetto abitazione e stalla, per sfruttare il calore animale: la base è composta da pietre squadrate e sovrapposte e si incunea nel pendio naturale del terreno, riparando l'edificio dai venti e dal gelo. L’impalcatura soprastante è costituita da grossi tronchi di larice squadrati ad accetta, opportunamente stagionati, disposti orizzontalmente ed incastrati tra loro senza l'ausilio di chiodi (Blockbau). Questa parte si innalza fino al tetto coperto da "Piode"o "Beole" in pietra piatta. L'intera costruzione è circondata, per tre lati, dal loggiato formato da piedritti e da pertiche di legno orizzontali, dove poter stendere ad aerare ed essiccare, al riparo della pioggia il fieno ed i cereali.
I piani
Al piano seminterrato si trovano la stalla (“Godu”), con il pavimento di lastroni, il soggiorno (“Stand”) adiacente e comunicante con essa, con il pavimento in legno, la cucina (“Firhus”) con strumenti per la cottura dei cibi, la stanza per la lavorazione del latte ed il locale per la preparazione dei filati e la tessitura della canapa. Le camere per riposare, minuscole e molto basse per non disperdere il calore, erano alloggiate al piano rialzato e i giacigli erano prevalentemente imbottiti con foglie di faggio essiccate. Il sottotetto era adibito a deposito e fienile e dispensa.
Le esposizioni
Le esposizioni sono accuratamente curate per offrire ai visitatori un'esperienza coinvolgente e informativa. Tra gli oggetti esposti si trovano abiti tradizionali, utensili domestici, strumenti agricoli e manufatti artigianali, il tutto accuratamente selezionato per narrare la storia di questa comunità montana.
Le frazioni
Il Walser Museum si trova in un tipico insediamento Walser, autosufficiente e decentrato in frazioni sparse di ridotte dimensioni.
Raccolte intorno al protettore religioso della comunità, le poche famiglie si servono in modo comunitario del forno, del mulino e della fontana; quest'ultima è un monolito di pietra incavata spesso a due o tre vasche per non permettere l'uso promiscuo dell'acqua tra uomini, animali e per l’eventuale lavaggio di panni. Il luogo prescelto per l'insediamento è sempre salutare e al sicuro da smottamenti e valanghe. Gli edifici che compongono i villaggi Walser sono sempre orientati nella stessa direzione (il fronte principale rivolto a Sud e una parete a Nord) così da essere ben ventilati ed esposti il più possibile al sole per permettere al fieno o ai cereali sistemati sulle lobbie di sfruttare al massimo i suoi raggi.
Per coloro che cercano una prospettiva più approfondita sulle radici di Alagna Valsesia e desiderano comprendere meglio il contesto storico e culturale delle Alpi, una visita a questo museo è un passo fondamentale!
Quando si programma una giornata in montagna è importante sapere dove rifocillarsi!
Che tu voglia mangiare una polenta o semplicemente bere un vin brulèè, eccoti l’elenco delle strutture che trovi aperte sul territorio.
D’obbligo una sosta a:
Bar Passo da Mania, ai 2980 m del Passo dei Salati, conosciuto per la cucina tipica piemontese e il famoso Aperol Spritz serviti rigorosamente a bordo pista in una vecchia cabina divenuta bar
Alpenstop, a Pianalunga, punto d’incontro tra i Valsesiani ed i Valdostani! Piatti veloci, gourmanderies pizza, musica e casette di legno adibite a privè con vista sul Monte Rosa
La Grande Halte, rifugio dotato anche di camere e sauna il tutto accompagnato da una cucina raffinata
Der Schopf, è iniziata la Festa?!La Babele dei giovani di tutte le nazionalità che si attardano sul magnifico terrazzo fino a chiusura piste con proposte curiose.
Sai che questi rifugi sono raggiungibili anche di sera? La proposta Cene in Quota
ti permette di raggiungere i locali sulle piste con l’utilizzo esclusivo della cabinovia notturna.
Scendendo lungo la pista, poco prima di arrivare in paese, consigliata una piccola deviazione al villaggio Walser Fum Diss; ad accoglierti la mamma Jucci dell’omonimo agriturismo con i prodotti della sua azienda e cuore pulsante dell’antica tradizione.
Aneddoti, lacrime e risate accompagnano piatti semplici dal sapore antico.
Il 30 dicembre, Alagna Valsesia si prepara ad accogliere una serata straordinaria ricca di tradizione, gusto e intrattenimento. L'evento, organizzato da Al Grup con il supporto del Comune di Alagna Valsesia e di ATL terre dell’alto Piemonte
Giornata All'insegna della Tradizione Walser
Per tutto il giorno, il gruppo folkloristico Die Walser Im Land sarà protagonista con la preparazione di miacce, vin brulé e cioccolata calda, deliziando i presenti con autentiche prelibatezze locali. In Piazza Grober, il cuore pulsante del villaggio, l'atmosfera sarà vivace grazie all'animazione offerta dal gruppo, creando un'esperienza coinvolgente per tutti.
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Emozionanti Filmati delle Attività in Alta Valsesia
Con il calare della luce, a partire dalle 17, sarà il momento di immergersi nelle atmosfere suggestive dell'alta Valsesia attraverso la proiezione di filmati emozionanti. Sarà un'occasione unica per scoprire le bellezze naturali e le attività che rendono unica questa regione montana.
Fiaccolata dei Maestri di Sci e Accensione del Falò
Alle 21, la serata prenderà una svolta magica con la fiaccolata dei maestri di sci, che illumineranno la notte con luci danzanti e suggestioni invernali. L'evento culminerà con l'accensione di un maestoso falò, simbolo di calore e convivialità.
DJ Set Radio Valsesia e Musica sotto le Stelle
Dalle 21 alle 23, la piazza si trasformerà in una pista da ballo all'aperto grazie al coinvolgente DJ Set di Radio Valsesia. Sarà l'occasione perfetta per concludere la serata sotto il cielo stellato, ballando e divertendosi con la musica che accompagnerà gli ultimi momenti dell'anno.
L'evento del 30 dicembre ad Alagna Valsesia si prospetta come un'esperienza coinvolgente e festosa.
Nel cuore delle maestose vette del Monte Rosa, tra i panorami innevati, boschi secolari e antiche frazioni con case in legno, si nascondono le affascinanti tradizioni natalizie del popolo Walser intrise di autenticità
La loro presenza nelle montagne è stata determinante per la creazione di tradizioni intrise di autenticità e profondo significato.
Il giorno di Santo Stefano, è una data molto importante nella storia locale. Non solo perché viene immediatamente dopo il Natale e perché ricorda la devozione al Santo protomartire Stefano ma perché da tradizione alagnese, in qualche modo si scoprono gli altarini d’amore!
1840 Giovanni Giordani all’amico il Teologo Farinetti scrive: “In Alagna è già cominciata la distribuzione dei sacchi dei quali uno fu dato da Stafe Bartoli a Pietro Ferraris, un altro da una delle figlie di Ruchlo al più giovane dei fratelli Malber……” Era, pare, tradizione che le donne donassero un sacco al promesso sposo. Simbolico di: “ti metto nel sacco”? La cosa avveniva proprio a ridosso di questa festività.
La “consegna” dei sacchi avveniva nel corso di una festa che per lungo tempo si è tenuta nelle case private. Con la costruzione del teatro la festa si sposta.
Dai primi del ’900 infatti, sappiamo con certezza che i festeggiamenti si tenevano presso il teatro dell’Unione Alagnese con “Il ballo della gioventù”.
“Santo Stefano. Ballo prevalentemente della gioventù; di rigore l’abito scuro, preferibilmente nero per gli uomini, costume e grembiule bianco per le ragazze. Durante la serata erano presi di mira i fidanzati prossimi alle nozze ed i “filarini” che volevano tenere celata la loro relazione; c’erano in giro per la sala due giovanotti muniti di corda (ben nascosta) che si mescolavano alle coppie danzanti e, designatane una, gettavano rapidamente la corda intorno ai due e li legavano il più strettamente possibile per farli notare a tutti. Alla successiva suonata i giovanotti muniti di corda non erano più gli stessi, per non insospettire gli altri fidanzati” da ALAGNA UNA COMUNITA’ WALSER
Il gruppo Folkloristico “Die Walser Im Land” ha creato una danza per ricordare questa tradizione (Gürtil tanz)
Il ballo di Santo Stefano continua a far parte della tradizione locale che si rinnova ogni anno. Mancano i “giovanotti muniti di corda” ma la storia continua.
5 gennaio “Vigilia dell’Epifania: le ragazze si riunivano a gruppi per la veglia, facevano i migliacci salatissimi in maniera di avvertire lo stimolo della sete durante il sonno perché, nelle vicinanze della fontanella ove la ragazza si sarebbe dissetata in sogno, avrebbe trovato il futuro sposo.
Sempre alla sera del 5 gennaio è consigliata l’esposizione sul davanzale della finestra di una ciotola piena d’acqua che gelando formerà coi i suoi arabeshi il disegno dei ferri del mestiere del futuro sposo.”
Da ALAGNA UNA COMUNITA’ WALSER.
Tradizioni centenarie tutte al femminile.
Se però non foste minimamente interessate al futuro sposo o già “sistemate”, potete provare comunque…..qualcosa accadrà!
Eventi a teatro:
Il Teatro di Unione Alagnese è l’espressione del territorio, palcoscenico di eventi speciali che celebrano la cultura locale. L'atmosfera unica del teatro ti lascerà incantato. Sono previste presentazioni di libri sulla montagna, esibizione del gruppo folkloristico Die Walser Im land, concerto “ Nadal” con musiche della tradizione natalizia alpina, ecc
Visite ed accompagnamenti
Per chi decide di prendersi una piccola pausa dallo sci e vuole conoscere Alagna, abbiamo un calendario di visite guidate programmate durante le vacanze natalizie che interesseranno:
-la Casa Museo Walser di Pedemonte. Un viaggio accompagnato all’interno della storia dei walser di Alagna attraverso il quotidiano della vita fra casa e territorio;
-le antiche frazioni. Conoscere i nuclei della prima Alagna, le loro peculiarità, attraverso un racconto itinerante
-le escursioni guidate che vi condurranno tra boschi incantati e paesaggi mozzafiato, regalando momenti di serenità e contemplazione
Buon 30 dicembre! (no, non è una data errata)
per concludere il 30 dicembre tutti in piazza con miacci, vin brule e animazione in piazza Grober ad opera del gruppo folkloristico Die Walser Im land. Alla sera arriva il momento più atteso con la fiaccolata dei maestri di sci e guide alpine fra giochi di luce e musica……. Si prosegue poi con la festa curata da Radio Valsesia
Alagna Valsesia offre un'esperienza che fonde abilmente il passato con il presente. Le visite guidate e gli eventi al teatro sono occasioni per vivere la cultura e la tradizione in modo autentico, trasportandoti in un mondo dove la bellezza delle montagne si sposa con la ricca storia di una comunità che ha saputo preservare le proprie radici.
Includi questi momenti nella tua vacanza per vivere un'esperienza completa e coinvolgente, scoprirai un lato di Alagna che va oltre il paesaggio montano, svelando il cuore pulsante di una comunità ricca di storia e tradizione.
Non amo lo shopping natalizio, evito volentieri i camerini 80x80 dove devo togliermi 3 strati per provarne uno, non mi piacciono i posti sovraffollati e dopo un autunno di stress, ho bisogno di rallentare. Sono al PC, come sempre; guardo google, indecisa se clikkare “mi sento fortunato” o cercare una meta d'autore. Opto per la seconda opzione e digito weekend slow, che è un po’ il mio motto e atterro su alagna.it. Non è tra le mete invernali che conosco per un weekend in montagna ma casine di legno e neve fin dal primo colpo d’occhio, mi prendono subito il cuore. Ma ciò che mi ha colpito è lo zoom di un drone su un paesino da niente; così è iniziato il mio weekend ad Alagna. Ora ti racconto una storia
Tra i posti in montagna da visitare per un weekend sulla neve, ancora non avevo esperienza di Alagna e ho scelto la location per il nome: Relais Regina in frazione Ca’ d’Janzo in valle Vogna.
Un albergo di charme immerso nella neve, dove caprioli, cervi e camosci sono di casa. Scopro che la Regina Margherita di Savoia vi soggiornò nel 1898 e mi sento subito una principessa. Farò colazione nella sala ristorante dove l'atmosfera dell'epoca è intatta, cercando ricordi e suggestioni ma la notte la passerò nel confort della bio-architettura moderna delle camere Perello!
Il PRIMO GIORNO è una sorpresa: Alagna ha case di legno pazzesche, architetture uniche e tanto armoniche da sembrare irreali, stradine lastricate e fontane monolitiche ad ogni dove. I borghi walser sono intimi e accoglienti e la vita scorre lenta e rilassata. Passeggio senza meta tra vicoli e prati. Sulla piazza principale mi attira l'occhio il ristorante Ca’ Nosta . Un nome che è una garanzia, penso. E così è stato! La mia prima cena ad Alagna è andata a meraviglia. Armando mi ha accolta come a casa e mi ha fatto assaggiare un Gattinara Travaglini stupendo. Sarò banale, ma una calda e profumata polenta concia mi ha ridato il sorriso (che mi si era congelato per il freddo! )
Il giorno DUE il riverbero del sole sulla neve mi ha trascinato fuori dal letto di prima mattina. Decido di esplorare la val Vogna con le ciaspole. Le indosso dalla frazione Sant’Antonio e cammino senza troppa pendenza fino alla frazione Peccia e al ponte, che qui chiamano “Napoleonico”. Da lì ho deciso di proseguire sul sentiero che sale in modo più deciso; smaltirò la cena! Il fiato mi si fa corto ma raggiungo in fretta la frazione Montata, la supero e mi ritrovo in un bel lariceto dove il giallo pennella la neve. Continuo a ciaspolare fino all’indicazione Larecchio e decido di seguire la deviazione. Dopo 15 minuti spunto in uno splendido pianoro dove la neve è intonsa e sento solo il gorgogliare di un piccolo corso d’acqua che attraversa la piana. Solo io, la neve e poche baite walser. Sono emozionata! Due ore e mezza di cammino per arrivare ai 1895 m, un po’ di fatica ma ne è valsa la pena!
Rientro stanca ma soddisfatta e mi coccolo nel centro benessere del Relais Regina con sauna affacciata sulle montagne. Remise en forme con vista in attesa di Giuliano, il taxista di fiducia dell'hotel, che mi porterà ad Alagna centro per cena. Jennifer del Relais Regina ha prenotato per me un tavolo al ristorante Edelweiss promettendomi meraviglie e mi sono fidata ciecamente
All’Edelweiss conosco subito Graziano, il gestore, nato e cresciuto ad Alagna e gli chiedo di consigliarmi qualche piatto locale. Ho assaggiato i capuneit, degli involtini tipici valsesiani con ripieno di carne e pane ammollato nel latte, un profumato bollito misto servito con salsa verde e mostarda di frutta e un Ghemme della cantina Cantalupo “Signore di Bayard”. Devo dire altro? Non voglio partire più.
TERZO giorno: al relais Regina mi sento ormai di casa. Mi arrovello pensando a Sibilla Aleramo che in questo Relais nel 1916 passò un'estate intera e rimbalzo i miei pensieri tra Giovanni Cena, Pellizza da Volpedo, Dino Campana e lei, la femme fatale del 900 mentre cammino lungo il Sesia, su una pista che qui chiamano Schenine (i luoghi belli in lingua walser) con il Monte Rosa in faccia. Poi il freddo e la camminata mi fanno venire voglia di cioccolata calda, alleggerisco i pensieri, abbandono il gossip storico ed entro nella pasticceria der Gourner dove trovo un mondo di dolcezze. Tra i posti da visitare, questo non lo devi mancare.
Pietro Stainer, chef per tradizione di famiglia e pasticciere per passione mi prepara un piattino con assaggi di “Salam d’Alagna”, salame di cioccolato con frutta secca, noci, nocciole, mandorle, fichi e datteri, tutto gusto ed energia, prodotto solo in inverno per rispettare la “freschezza” del cioccolato e Pastiera Valsesiana con ricotta di pecora, lasciata a riposare una notte intera con zucchero e saleggia e confettura di mirtilli, per un vero mix di sapori di montagna. Alta qualità tra pasticceria tradizionale e moderna. Pietro è un signore! E dopo avermi ristorata mi racconta della Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, che io non conoscevo. Margherita in onore della regina di cui inseguo le tracce, arroccata a 4554 m sulla punta Gnifetti è una salita alpinistica ambitissima dagli alpinisti di tutto il mondo. Da principio credevo si prendesse gioco di me. Mi ha parlato ti una capanna aggrappata ad una parete di 1000 m con sala ristornate, 70 posti letto, certificata Uni En ISO 14001, connessione internet e biblioteca, e una vista a 360 gradi. Ma dopo mi ha mostrato una foto e ora ho un obiettivo: allenamento! L’estate prossima la salita alla Capanna Margherita sarà al primo posto nella mia to do list. E Alagna sarà la meta del mio weekend in montagna d'estate e d'inverno.
Alagna mi ha sorpresa, mi ha coccolata, accarezzata e mi ha dato sogno da realizzare. Posso dirti con certezza che il mio weekend lungo ad Alagna è stato un fine settimana stupefacente!