Nome dialettale Walser: Im Land
Superficie: 72,8km2
Altezza: 1191m
Abitanti: Alagnesi
Festa patronale: 24 giugno, San Giovanni Battista
Alagna unita a Riva Valdobbia (la comunità di “Pietre Gemelle”) e corona naturale dell’altra Val Grande, Alagna sorge ai piedi del massiccio Monte Rosa. Di fondazione Walser (XII sec.) Im Land è abbracciata da numerose frazioni, tra cui le più caratteristiche sono quelle poste all’esterno del concentrico cittadino: San Nicolao, Uterio, Ronco, Pedemonte, Ponte, Resiga, Bonda, Piane, Dosso, Montella, Goreto, Rusa e Merletti. Appartiene all’area del Parco Naturale Alta Valsesia, istituito nel 1979 e noto per essere l’area protetta più alta d’Europa con un’estensione di circa 6522 ettari che raggiunge i 4554m della Punta Gnifetti.
SPORT
La natura incontaminata e il panorama mozzafiato offerto dal Monte Rosa, ricco di scorci e panorami con i suoi ghiacciai e le numerose punte che superano i 4000m, spettacolarizzano gli itinerari alpinistici ed escursionistici sia in inverno che in estate: imperdibili sono infatti la visita alla Val d’Otro, considerata una delle più belle vallate alpine, e la salita alla Capanna Regina Margherita, il rifugio osservatorio più alto d’Europa che svetta sulla Punta Gnifetti (4554m).
L’impianto di funivie di Alagna garantisce tutto l’anno la fruibilità di questo territorio: il comprensorio MonterosaSki, infatti, è uno dei più grandi d’Europa grazie al collegamento con Gressoney e Champoluc, in Valle d’Aosta, con 180km di piste battute e un ventaglio di tracciati fuori pista e di eliski che hanno consacrato questa zona come “freeride paradise”, divenendo meta di richiamo irrinunciabile per appassionati di ogni parte del mondo. Se in inverno si possono scalare le cascate di ghiaccio, pattinare su ghiaccio sulla pista comunale o camminare con le ciaspole, durante i mesi più caldi si può praticare l’arrampicata sportiva grazie alle numerose falesie presenti sul territorio ed alla nuovissima struttura indoor.
Il popolo degli sportivi su due ruote può raggiungere Alagna anche grazie alla facile pista ciclabile che la collega con Balmuccia (in totale ca. 20km), dedicarsi a piacevoli escursioni con la propria mountain bike tra le frazioni walser, o cimentarsi in imperdibili discese lungo le piste invernali di sci grazie al trasporto in quota con gli impianti funiviari. Se ci si trova nella zona della Bocchetta delle Pisse si avrà la possibilità di percorrere un’adrenalinica via ferrata o di lanciarsi sopra i cieli di Alagna spiccando un volo in parapendio.
Tra le attività outdoor si annovera anche la pesca sportiva nella riserva di recente costruzione che si snoda nel tratto di fiume Sesia tra il ponte della Balma di Riva Valdobbia e la briglia del “Sas Gros” di Alagna oltre al gioco delle bocce e del tennis nei pressi del parco giochi in frazione Ponte.
ARTE E CULTURA
Im Land, l’antico nome di Alagna, conserva un ricchissimo patrimonio artistico ed antropico disseminato in ogni angolo del territorio. La cultura del popolo Walser, giunto dall’Alto Vallese svizzero nel corso del XIII secolo, è valorizzata dall’Ecomuseo, ideato per conservare la memoria dei luoghi, delle tradizioni e della toponomastica: passeggiando tra le frazioni, che ne conservano le tracce antropiche, si riconoscono le fontane al centro degli abitati, i forni del pane, i mulini lungo i ruscelli per lo sfruttamento dell’energia dell’acqua, le strette viuzze tra le caratteristiche case dall’inconfondibile architettura che fonde insieme il sapiente utilizzo del legno e della pietra. Una sintesi eccellente dello stile di vita del Popolo Walser di Pedemonte. Fiore all’occhiello nella custodia di preziose opere d’arte è la chiesa parrocchiale tardogotica di San Giovanni Battista dove si conservano, tra le altre, uno stupefacente altare maggiore piramidale (1690) e un altarolo portatile (metà ’500) espressioni dell’alta qualità della produzione artistica delle maestranze locali.
CURIOSITÀ
Si conservano ancora alcune tradizioni particolarmente sentite come il Rosario Fiorito, un’antica processione di origine Walser nata come ringraziamento per la protezione ricevuta dalla Vergine che si svolge dal 1683 ogni prima domenica di ottobre. Dalla Cappelletta di Flua, la discesa verso la valle è partecipata indossando gli abiti tradizionali, trasportando le antiche lanterne e lo stendardo della Confraternita, animata da canti e preghiere anche in lingua Walser. I Walser parlavano una variante del dialetto tedesco meridionale chiamata “altissimo alemanno” di cui si conoscono tre varianti linguistiche; quella parlata ad Alagna viene chiamata Titzschu.
Dialect Name: Im Land
Surface Area: 72,8km2
Heigh: 1191m
Inhabitants: Alagnesi
Patron Saint: 24 giugno, San Giovanni Battista
Alagna formerly coupled with Riva Valdobbia (the municipality of “Pietre Gemelle”) and natural crown of the other Val Grande, rises ad the foot of the Monte Rosa massif. Founded by the Walser peoples (XIII-century), Im Land is encircled by numerous hamlets, the most distinctive being those outside the town centre: San Nicolao, Uterio, Ronco Pedemonte, Ponte, Resign, Bonds Piane, Dosso, Montella, Goreto, Rosa and Merletti. It is part of the Parco Naturale Alta Valsesia (Alta Valsesia Nature Park) which was set up in 1979 and is renowned for being the highest protected area in Europe as it extends over roughly 6,511 hectares and up to 4,554m at the Punta Gnifetti.
SPORT
The unpolluted nature an breathtaking scenery offered by Monte Rosa with its views of glaciers and numerous peaks of over 4000m, make the alpine and tourist itineraries spectacular both in winter and summer (the most well-known being the “Monte Rosa Loop”). They have been walked since ancient times and made famous historically by the erection of the Capanna Margherita, the highest mountain-hut observatory in Europe which rises up over the Punta Gnifetti (4554m). The Alagna cable-car system means that the region si practicable all year round: in fact the MonterosaSki network is one of the biggest in Europe thanks to its connection to Gressoney and Champoluc in the Valle d’Aosta. It has 180km of ski - slopes suitable for all abilities and a range of off-piste and hili-ski tracks which have made this area a “freeride paradise”, an unmissable destination for enthusiasts from all over the world. If, in winter, you can climb ice waterfalls, then throughout the year you can fo rock climbing thanks to the numerous rock faces present in the area. Two-wheel enthusiast can reach Alagna via a beautiful cycle path which starts in Scopa (approx 18km in total). What’s more, in the summer months, some sections covered by ski stations in the MonterosaSki network can be cycled by MTB and downhill-lovers because they can transport their own bikes on the ski lifts. If you find yourself in the Bocchetta delle Piste aera, you can try paragliding in the skies of Alagna. Other outdoor activities include sport finishing in the recently constructed fishing reserve in the part of the River Sesia which winds its way between the Balma bridge in Riva Valdobbia and the hamlet Ponte di Alagna (approx. 2km).
ART AND CULTURE
Im Land, the ancient name of Alagna, has a wealth of historical and artistic heritage throughout its territory. The culture of the Walser peoples who come from the Haut Valais area of Switzerland over the course of the XIII century, is described in the Eco-museum. It was created to preserve the memory of places, traditions and place names and can be found in the Walser Museum (Pedemonte hamlet). Walking in the hamlets which preserve earlier human traces, you can see fountains and bread ovens in the centre of the inhabited areas, and mills along the streams to exploit the water, narrows streets between traditional houses with theirs unmistakable architecture fusing together the clever use of wood and stone. Pride of place is the late-Gothic parish church of San Giovanni Battista which has precious works of art in its safekeeping such as a stunning pyramidal altar (1690) and a portable altar (mid-1500s), expressions of the high quality of artistic production by the local artistis.
CURIOSITIES
Im Land, the ancient name of Alagna, has a wealth of historical and artistic heritage throughout its territory. The culture of the Walser peoples who come from the Haut Valais area of Switzerland over the course of the XIII century, is described in the Eco-museum. It was created to preserve the memory of places, traditions and place names and can be found in the Walser Museum (Pedemonte hamlet). Walking in the hamlets which preserve earlier human traces, you can see fountains and bread ovens in the centre of the inhabited areas, and mills along the streams to exploit the water, narrows streets between traditional houses with theirs unmistakable architecture fusing together the clever use of wood and stone. Pride of place is the late-Gothic parish church of San Giovanni Battista which has precious works of art in its safekeeping such as a stunning pyramidal altar (1690) and a portable altar (mid-1500s), expressions of the high quality of artistic production by the local artistis.
Nome dialettale Walser: Riifu
Superficie: 61,69km2
Altezza: 1112m
Abitanti: Rivesi
Festa patronale: 29 settembre, San Michele Arcangelo
Posta sulla riva orografica destra del fiume Sesia, Riva Valdobbia anticamente era unita ad Alagna (la comunità di “Pietre Gemelle”). Le aggraziate frazioni (Balma, Boccorio, Buzzo, Cà di Janzo, Cambiaveto, Cà Morca, Cà Piacentino, Cà Verno, Cà Vescovo, Gabbio, Isolello, La Montata, Oro, Peccia, Piana Fuseria, Piane, Rabernardo, Sant’Antonio, Selveglio, Vogna Sotto) conservano tutto il fascino della vita in alpeggio e circondano il centro abitato principale. La Val Vogna, valle laterale segnata dall’omonimo torrente, corre in direzione Gressoney-Saint-Jean con cui è collegata storicamente attraverso il colle di Valdobbia, dove si trova il noto rifugio ottocentesco Ospizio Sottile: una via molto frequentata da coloro che in passato andavano a lavorare all’estero, soprattutto in Francia (Savoia e Tarentasia), ed oggi molto amata dagli escursionisti sia in inverno che in estate grazie alla rete sentieristica variegata e panoramica.
SPORT
Anche in Riva Valdobbia è possibile vivere la natura con numerose attività outdoor, a cominciare da quelle offerte dalla montagna estiva o invernale, percorrendo i sentieri a piedi o con le ciaspole. Si pratica lo sci alpinismo nelle selvagge vallate laterali alla Val Vogna oppure ci si diletta nello sci di fondo, grazie ad un anello di pista battuta di oltre 10km. Molto piacevole è anche praticare la mountain bike e le attività sportive più tradizionali quali il calcio, il tennis e la pallavolo nel moderno centro sportivo posto a valle dell’abitato, mentre la mountain bike può essere praticata soprattutto sulla facile pista ciclabile che collega Alagna a Balmuccia, oppure lungo le strade ed i sentieri della
Val Vogna.
ARTE E CULTURA
A differenza di Alagna, fondata dai Walser, Riva Valdobbia costituiva una delle ultime zone abitate dai Valsesiani. Durante le fasi di conizzazione Walser (XII sec.) l’antico popolo alemanno iniziò ad espandersi risalendo verso la Val Vogna fino ad incontrare i Walser provenienti da Gressoney. In frazione Rabernardo un Museo Etnografico, allestito in una tipica abitazione Walser, ripercorre la vita e gli usi e costumi di questo popolo tuttora riconoscibili nella fisionomia del paesaggio atropizzato. Come è tipico di queste vallate, la vocazione verso la produzione artistica si ritrova in ogni dove: l’abilità in architettura, pittura e scultura hanno lasciato una traccia indelebile nell’eredità di quelli che oggi vengono identificati come i “Maestri Prismellesi” (cioè di “Presmell”, l’antico nome della comunità “Pietre Gemelle”). Una visita attenta merita, tra le varie emergenze, la chieda parrocchiale di San Michele Arcangelo, vero e proprio scrigno di raccolta di molte opere del territorio e divenuta suo simbolo grazie alla grandiosa realizzazione ad affresco che ne caratterizza la facciata: si tratta di un magnifico Giudizio Universale (1597-1607), opera della bottega artistica dei D’Enrico. Affascinante anche il piccolo Teatro ottocentesco realizzato in stile Liberty, posto dietro alla parrocchiale.
CURIOSITÀ
Riva è l’unico paese della Valsesia che può godere di una visione pressochè integrale del Monte Rosa. Tra i suoi numerosi alpeggi, l’Alpe Maccagno (2200m) è quello che da il nome all’omonimo formaggio Maccagno D.O.P. divenuto un prodotto agroalimentare tradizionale piemontese.
Dialect Name: Riifu
Surface Area: 61,69km2
Heigh: 1112m
Inhabitants: Rivesi
Patron Saint: 29 settembre, San Michele Arcangelo
Located on the right bank of the River Sesia, Riva Valdobbia was formerly joined to Alagna. The pretty hamlets (Balma, Boccorio, Buzzo, Cà Verno, Cà Vescovo, GAbbio, Isolello, La Montata, Oro, Peccia, Piana Fuseria, Piane, Rabernardo, Sant’Antonio, Selvaggio, Vogna Sotto) surround the main centre and still conserve all the charm of the life of summer pasture in the mountains. Val Vogna, a lateral valley with a stream of the same name, runs in the direction of Gressoney-Saint-Jean with which it is historically linked by the Valdobbia pass. Here you can find the well-known, eighteenth century mountain hut Ospizio Sottile: this was a well-trodden route in the past, by those who went to work abroad, above all in France, (Savoie and Tarentaise), and today is loved by hikers both in winter and summer thanks to the diverse network of paths with their stunning views.
SPORT
In Riva Valdobbia too, you can do various outdoor activities starting with those offered by the mountains in summer and winter, hiking or snowshoeing. You can try ski mountaineering and free riding in the wild, lateral valleys of the Val Vogna, or experiment cross-country skiing on a loop of over 10km.
ART AND CULTURE
In contrast to Alagna, which was founded by the Walser, Riva Valdobbia was one of the last areas lived in by the peoples of Valsesia. During the cases of colonization by the Walser (XIII century), the ancient municipality began to expand up towards Val Vogna until it met the Walser coming from Gressoney. In the Rabernardo hamlet you can visit an ethnographical museum in a typical Walser house and discover these peoples’ customs and way of life, still recognizable in the features of the cultural landscape. As is typical of these valleys, the vocation for artistic production can be seen everywhere: their skill in architecture, painting and sculpture means that today they are identified as the “Prismellesi Masters” (that is from “Presmell”, the ancient name of the municipality of “Pietre Gemelle”). The parish church of San Michele Arcangelo is worth a detailed visit, a real showcase of many works of art from the area. It has become the territory’s symbol thanks to the majestic fresco which characterizes its façade: a magnificent Day of Judgement (1597 - 1607), from the art workshop of the D’Enrico. The little eighteenth-century, Liberty-style theatre behind the church is also charming.
CURIOSITIES
Riva is the only village in Valsesia which can claim to have an almost complete view of Monte Rosa. Among its numerous summer pastures Alpe Maccagno (2200m) is the one which gives its name to the cheese Toma Maccagno (D.O.P. - Protected Designation of Origin) which has become a traditional Piedmontese food product.
Loc di partenza: Piazza Grober - Chiesa parrocchiale - 1191m
Interessi: Ambientale - culturale - storico - artistico - cultura Walser
Dislivello: 663m
Difficoltà: 1/3
Periodo percorrenza: Primavera, estate, autunno
Tempo di percorrenza: 2h
Punti tappa: Rifugio Zar Senny in loc. Follu
Lasciandosi alle spalle la chiesa parrocchiale di Alagna, si segue la strada lastricata che ha inizio nei pressi di una fontanella, supera l’edificio storico dell’Unione Alagnese, la frazione Reale (Oubre Grobe) ed incrocia la strada asfaltata a monte della frazione Resiga (Zar Sogu). Da qui si imbocca la mulattiera che conduce nel cuore del vallone d’Otro. Su pendenze quasi sempre sostenute si raggiunge l’area di sosta (slargo con panchina) a quota 1415m (35’). Lasciando a sinistra l’ampio sentiero Dsender (Gender) ed i Laghi Taillj, si imbocca la scalinata ed il successivo sentiero che in circa 20’ conduce alla prima caratteristica frazione di Otro: Follu (1664m). Il bianco dell’Oratorio della Madonna della Neve risalta tra i colori scuri del legno e della pietra delle stupende abitazioni Walser retrostanti. Proseguendo oltre, il sentiero attraversa i poco pendenti prati che circondano le frazioni di Dorf e Scarpia (1726m); da qui, su tracciato parzialmente lastricato, si giunge all’Alpe Pianmisura Piccola (1782m), si oltrepassa il Rio Foric e si giunge all’Alpe Pianmisura Grande (1854m). La Val d’Otro è un esempio unico di colonizzazione Walser: l’indissolubile connubio tra gli elementi naturali ed i segni della colonizzazione antropica dimostrano l’abilità di questo popolo ad abitare con rispetto e armonia i territori più ostili dell’alta montagna. Otro è considerata una delle località più belle dell’intero arco alpino, risultato di un eccezionale equilibrio tra uomo e natura.
Starting point: Piazza Grober - Chiesa parrocchiale - 1191m
Interests: Ambientale - culturale - storico - artistico - cultura Walser
Altitude difference: 663m
Difficulty: 1/3
Best time: Primavera, estate, autunno
Walking time: 2h
Stage points: Rifugio Zar Senny in loc. Follu
Leaving the parish church of Alagna behind you, follow the paved road near the little fountain which goes past the old building of the Unione Alagnese, the Reale hamlet (Oubre Grove) and crosses the asphalted road above the Resiga hamlet (Zar Sogu). From there you take the path which leads to the heart of the Otro valley. Climbing steeply you come to widening of the path, with a bench, at a height of 1415m (35mins). Leaving to your left the indications for Dsender and Taillj lakes, go up the steps and along the path which, after about 20mins leads to the first typical hamlet of Otro: Follu (1664m). The white Oratorio della Madonna della Neve stands out against the dark wood and stone of the stupendous Walser houses behind. The path then crosses the gently sloping meadows surrounding the hamlets of Dorf and Scarpia (1726m); from here, on a partially paved track, you arrive at Alpe Pianmisura Piccola (1782m), go past Rio Fori and arrive at Alpe Pianmisura Grande (1854m).
Loc di partenza: Loc. Merletti 1217 m - Acqua Bianca 1495m
Interessi: Ambientale
Dislivello: +979m / +775m
Difficoltà: 1/3
Periodo percorrenza: Estate, autunno
Tempo di percorrenza: 2h 45’ - 2h
Punti tappa: Rifugio Pastore - Rifugio Barba Ferrero
L’itinerario si svolge quasi totalmente all’ìnterno del Parco Naturale Alta Valsesia, ha inizio nel parcheggio nei pressi della Fraz. Merletti (lm d’Merlette), da cui si procede seguendo la strada a traffico limitato (servizio navetta estivo fino alla Cascata dell’Acqua Bianca – Zam Wisse Boch) o il parallelo sentiero sul lato opposto del fiume Sesia. Giunti nei pressi del ponte verde pochi metri a monte della chiesetta di Sant’Antonio, si procede sul sentiero che risale la sponda orografica del Sesia, fino a raggiungere l’Alpe Pile dove sorge il Rifugio Pastore (1575m 45’). Da qui il paesaggio è mozzafiato, sono ben visibili tutti i principali ghiacciai valsesiani del Monte Rosa, la Punta Gnifetti e la Capanna Margherita. Il sentiero 206a prosegue attraversando nuovamente il Sesia ed incontra il sentiero 207, percorribile partendo dall’Acqua Bianca; con percorsao principalmente pianeggiante si supera l’Alpe Zar Blattu (1650m) e l’Alpe Dshafeiaz, lasciandosi alla destra i sentieri 206a e 207f, fino a raggiungere la piccola Cappelletta da cui ha inizio la processione Walser del Rosario Fiorito (1850m circa). Il sentiero, ora più ripido, aggira a sinistra un salto di roccia scura, sopra il quale è posto il Rifugio Barba Ferrero all’Alpe Vigne Superiore (2250m – 2h dall’Acqua Bianca e dal Rif. Pastore). La salita all’Alpe Vigne Sup permette di immergersi nel cuore del parco più alto d’Europa, proprio ai piedi dei ghiacciai che precipitano a valle della parete Sud Est della seconda montagna più alta delle Alpi.
Starting point: Loc. Merletti 1217 m - Acqua Bianca 1495m
Interests: Ambientale
Altitude difference: +979m / +775m
Difficulty: 1/3
Best time: Estate, autunno
Walking time: 2h 45’ - 2h
Stage points: Rifugio Pastore - Rifugio Barba Ferrero
The itinerary is almost entirely contained within the Alta Valsesia Natural Park and starts in the car park near the Merletti hamlet (Im d’Merlette). From here, proceed along the road restricted to traffic (summer bus as far as Cascata dell’Acqua Bianca - Zam Wisse Boch) or the parallel path on the opposite bank of the river Sesia. On nearing the green bridge a little above the church of Sant’Antonio, you proceed along the path which winds up the right-hand side of the river Sesia until you reach Alpe Pile where you will see Rifugio Pastore (1575m - 45mins). From here the views are breathtaking, you can see all the main Valsesia glaciers of Monte Rosa, Punta Gnifetti and Capanna Margherita. Trail 206a continues by crossing the river again where it meets trail 207, which starts from Acqua Bianca; it then goes past Alpe Fun Biz (1603m - Casa del Parco - museum - botanical garden), Alpe Dshafeiaz, leaving trails 206a and 207f of the right until it reaches the Cappelletti from where the Walser processions of Rosario Fiorito starts (about 1850m). The trail, now steeper, goes round a shadowy rock on the left, where Rifugio Barba Ferrero is situated in Alpe Vigne Superiore (2250m - 2h from Acqua Bianca and from Rif. Pastore). Descent follows the same itinerary or can be from Alpe Testanera (207d - 207a).
Loc di partenza: Ca’ di lanzo - 1354m
Interessi: Ambientale - storico - artistico
Dislivello: 1126m
Difficoltà: 1/3
Periodo percorrenza: Estate, autunno
Tempo di percorrenza: 3h 30’
Punti tappa: Rifugio Valle Vogna - Agriturismo Edelweiss / Baita “Al prato della Croce” /
Agriturismo Larecchio / Rifugio Ospizio Sottile
Storicamente il valico del Colle Valdobbia rappresentò la principale via di commercio per i Valsesiani diretti in Francia ed in Savoia attraverso la attuale Valle d’Aosta. Fu il canonico Nicolao Sottile a decidere di far costruire l’omonimo ospizio in prossimità del Colle per scongiurare i continui decessi di viandanti durante l’inverno. Lasciata la macchina nell’ampio parcheggio di Ca’ di Janzo, si prosegue lungo la strada che in circa 15 minuti, superate alcune stupende frazioni Walser, conduce alla frazione Sant’Antonio (1381m - Rifugio Valle Vogna). Lasciata la strada asfaltata si prosegue lungo lo sterrato che conduce in Località Peccia e alla successiva chiesa di San Grato (1529m - Agriturismo Edelweiss e Baita “Al prato della Croce” - 1h). Attraversato il torrente Solivo sullo storico “Ponte Napoleonico” del 1800, si imbocca la traccia che, alla nostra destra, sale ripida verso località La Montata (1638m), e proseguendo raggiunge la Cappella del Lancone a 1739m. Poco sopra si incontra il bivio da cui parte il sentiero 201a che conduce al verdeggiante Alpe Larecchio (1895m), caratteristico pianoro circondato da larici e solcato da ruscelletti che raccolgono le acque provenienti dai soprastanti laghi della Balma e della Plaida, oltre che dal cristallino laghetto del Larecchio, posto in fondo al pianoro stesso (Agriturismo Alpe Larecchio – 1895m – 2h 30’). Ripreso il sentiero 201 nei pressi del Pian del Celletto, si percorre il lungo e pietroso vallone che conduce in circa un’ora al Colle Valdobbia e al vicino Ospizio Sottile (2480 m).
Starting point: Ca’ di lanzo - 1354m
Interests: Ambientale - storico - artistico
Altitude difference: 1126m
Difficulty: 1/3
Best time: Estate, autunno
Walking time: 3h 30’
Stage points: Rifugio Valle Vogna - Agriturismo Edelweiss / Baita “Al prato della Croce”
/ Agriturismo Larecchio / Rifugio Ospizio Sottile
Historically the mountain pass of the Colle Valdobbia represented the main commercial route for the Valsesia people heading for France and Savoie via the current Valle d’Aosta. It was Canon Nicolao Sottile who, to avoid the continual deaths of wayfarer during the winter, decided to build the hospice of the same name near the Pass. Leaving the car in the spacious car park of Ca’ di Janzo, continue along the road which, in about 15 minutes, having gone through some wonderful Walser hamlets, leads to the hamlet od Sant’Antonio (1381m - Rifugio Valle Vogna). Leave the asphalted road and continue along the track which leads of Località Peccia and the church of San Grato (1529m - Agriturismo Edelweiss and Baita “Al prato della Voce” - 1h). Having crossed the Solve steam on the historic “Napoleonic Bridge” of 1800, follow the track which climbs steeply on the right, towards the locality od La Montata (1638m) and continuing, reaches the Cappella del Lancone at 1739m. A little higher up you meet a fork in the path where trail 201a leads to the verdant Alpe Larecchio (1895m). It’s a typical plateau surrounded by larch trees and criss-crossed by little streams which collect water from the lakes higher up, such as Palma and della Plaida, as well as from the crystal clear lake of Larecchio, at the end of the plateau (Agriturismo Alpe Larecchio - 1895m -2h 30mins). Continue trail 201 near Pian del Collettò, along the long and stony valley and after about an hour, you reach Colle Valdobbia and the nearby Ospizio Sottile (2480m).