720 abitanti, 2000 posti letto, 7 ristoranti, 6 bar, 2 tabaccai, 1 edicola, 3 negozi di alimentari, 3 di articoli sportivi, 2 di abbigliamento, 2 noleggi, una merceria e una latteria.
Alagna è un paese piccolissimo ed è per questo che ti piacerà!
Oltre 180 i km di piste del Monterosaski, 4554 metri della capanna Margherita, 3 le valli del comprensorio (Valsesia, Valle di Gressoney e Val d’Ayas), 900 anni intrecciati con la storia Walser, 21 cime sopra i 4000 metri.
Il Monte Rosa è un gigante ed è per questo che ti piacerà!
Dove alloggiare
Ad Alagna il tempo è lento, qualche volta ovattato, scandito dalle abitudini e dalle temperature. Quando fa caldo, verso le 10 esce in passeggiata don Carlo, parroco alpinista, che ha la Capanna Margherita nel cuore: è arrivato lassù ben 300 volte. Non lo confondere con Lorenzo, il diacono, che a dispetto della lunga tonaca nera, è goliardico e gentile!
Con il bello e con il brutto, l’ufficio turistico è sempre presidiato da Sonia e Giulia. Sonia conosce Alagna come le sue tasche, perché la sua famiglia è walser da generazioni; per lei Alagna non ha segreti. Ma se vuoi un punto di vista frizzante e giovane devi ascoltare Giulia, che è discendente diretta del teologo Farinetti, che nel 1842 salì con Giovanni Gnifetti la Signal Kuppe. Fatti raccontare da lei la sua storia!
In Chäisscheri quando è appena nevicato non c’è tempo per chiacchiere. Alla partenza degli impianti, Nancy e le ragazze del locale più cool di Alagna, devono scattare per accontentare gli sciatori pronti per la polvere. Ma non le troverai stressate. Io bevo da loro il primo il caffè della giornata, perché sorridono sempre.
Davanti alle biglietterie stazionano le guide del Monte Rosa: Andrea Degasparis (il Dega), walser con la testa dura, che sa farti sciare con poesia, il Tami (Andrea Tamilla), sempre allegro e frizzante, Sergio Gabbio, il mito di molti rider, lo Sbarde, narratore di storia di caccia e di eliski. Non sto a farti l’elenco di tutte le guide, ma imparerai a conoscerle, se il freeride è ciò che ti ha portato ad Alagna.
Ad Alagna il tempo è lento, qualche volta un po’ troppo, ma è il tempo di un paese di montagna, dove tutti sono parte di tutto.
Il paese piccolissimo e la montagna gigante convivono da secoli: Alagna è più indisciplinata, il monte Rosa più paziente; Alagna si abbraccia alla montagna e il monte Rosa la protegge, talvolta la corteggia, altre la sprona, molto spesso la incalza. E gli alagnesi sono riconoscenti; nella montagna si identificano e riconoscono il proprio destino.
Nelle case più antiche di Alagna c’è una piccola finestra, che guarda in direzione del Monte Rosa, che si apre solo quando muore qualcuno, per liberarne l’anima sui ghiacciai eterni; è la finestra dell’anima, che indica quale sia la strada giusta.